15 giugno 2020, Milano – Tra le stelle più brillanti dell’Orsa Maggiore, tra le stelle più brillanti della gamma De Rosa: è Merak, con le proprie radici ben salde nelle tradizione ma con una forte spinta innovativa.
Merak infatti accompagnò il lettone Roman Vainsteins alla conquista del titolo mondiale nel 2000, a Plouay, e già vent’anni fa si proponeva come una bicicletta caratterizzata da un telaio di ottima qualità e di estetica molto gradevole. Oggi il telaio Merak si è aggiornato, proponendosi nella sola versione per freno a disco, ma senza compromettere la leggerezza del prodotto finito e mantenendo una pulizia di linee, distintiva del marchio De Rosa.
Merak riduce così il peso della “sorella” King, attestandosi a 800 g circa per un telaio di taglia intermedia, grazie all’evoluzione tecnologica dei materiali, al movimento centrale pressfit e alla forcella non integrata. Ne risulta così un telaio estremamente confortevole su tutti i terreni, performante in salita e molto guidabile in discesa. La forcella, dalla linea essenziale, è concepita per tollerare le sollecitazioni dell’impianto frenante a disco, e la serie sterzo da 1 ½” (sia inferiore che superiore), conferisce estrema stabilità all’avantreno e consente la totale integrazione dei cavi, per un’estetica impagabile.
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Foto: Anna Zita Maria Stricker con la De Rosa Merak (ph Giorgio Vianini)
Merak brilla tra le stelle De Rosa
Innovazione e tradizione per l'ultima novità del brand di Cusano Milanino: Merak, la bicicletta che accompagnò Roman Vainsteins nella conquista all'iride mondiale vent'anni fa, oggi si distingue per la sua evoluzione, basata su eleganza e leggerezza.