2 maggio 2020, Milano – Dopo aver allietato e/o alleviato la nostra vita durante il lockdown, è ora di usare i rulli in un altro modo. Possiamo lasciare la bici installata e dedicarci alla sua pulizia e cura, anche in vista di un prossimo utilizzo, finalmente, all’aperto. Abbiamo chiesto un aiuto a Francesco Porfilio, tecnico meccanico e titolare del negozio Sgagnamanuber di via Friuli 61 a Milano, sponsor del Team De Rosa Santini, che ci ha aiutato nella redazione di un valido vademecum per prendersi cura della nostra specialissima che, insieme a noi, in questi mesi è stata vincolata ad un’attività indoor o comunque in spazi ristretti.
1. Tutto parte da una prima passata di acqua e detergente specifico, prestando una particolare cura alle zone che abbiamo visibilmente coinvolto e “irrorato” con il nostro sudore, quindi il tubo orizzontale del telaio, la parte esterna del nodo di sterzo, la forcella, il manubrio con relativo attacco, il nastro manubrio, le leve, ed in particolar modo i poggiamani, la ruota anteriore.
2. Se per il telaio non ci sono particolari suggerimenti, per quanto concerne il nastro manubrio e le leve/poggiamani, utilizzate uno straccio in tessuto non tessuto o comunque uno che non lasci filamenti o similari: strofinate per bene con poco sapone e seguite l’andamento della spirale caratteristica, mentre per i poggiamani andate in senso opposto a quello che sarebbe il senso di marcia, poi seguendo una rotazione esterna della ipotetica presa della mano, senza trascurare la parte interna è inferiore. Una volta asciugato il poggiamani ribaltate sia la parte anteriore (la punta o naso) che quella posteriore, per poter accedere a una ulteriore e migliore pulizia, effettuabile anche tramite un pennellino o un “cottonfiocc”. Chi avesse a disposizione un compressore (va bene anche lo spray per pulire le tastiere dei pc), può utilizzarlo per assicurarsi che non si formi condensa. Per chi avesse i freni tradizionali e/o un cambio meccanico, è il momento per lubrificare i cavi a vista o nascosti da pochi centimetri di nastro manubrio, che andremo delicatamente a spostare.
3. Il classico cockpit, composto da attacco e manubrio separati, richiederà una manutenzione specifica per la viteria di serraggio. Le viti che serrano l’attacco allo stelo della forcella possono essere levate alternatamente, in modo da poter essere deterse, asciugate, pulite, ingrassate, senza perdere la regolazione della serie sterzo. Stesso discorso per le, generalmente quattro, viti che permettono il serraggio del manubrio al suo attacco. Smontiamone una per volta e, in fase di rimontaggio, testiamo le altre tre per avere “memoria” del serraggio, se non si dispone di una chiave dinamometrica. Come sempre, le viti vanno smontate/montate/serrate alternandole fra di loro, ad esempio alta destra, bassa sinistra, alta sinistra, bassa destra. Un controllo con chiave dinamometrica, sia per le viti che serrano l’attacco allo stelo forcella, che per quelle del frontalino che aggancia l’attacco al manubrio, è comunque raccomandabile prima di tornare ad uscire in strada.
4. La ruota anteriore andrebbe smontata e lavata (con beneplacito del coniuge se si facesse in casa, vasca/doccia/lavanderia, o dei condomini se si volesse approfittare degli spazi comuni). Con uno spazzolino da denti, detergete ogni singolo nipple, successivamente scuotete la ruota in più direzioni possibili, senza farla ruotare sul mozzo. Togliete lo sgancio rapido, lubrificatene, anche con grasso poco viscoso, l’asse interno e riposizionatelo, tenendo accortezza che le molle vanno posizionate con il lato più piccolo a favore del mozzo. Stesso discorso va fatto per l’asse della ruota con perno passante. Con un detergente a goccia o con una siringa, lubrificate poi in modo minimale ogni singolo accoppiamento raggio/nipple e fate girare la ruota in senso di marcia in modo che la forza centrifuga spinga il lubrificante all’interno del cerchio. Onde evitare di buttare lo smoking o l’abito delle feste, SOPRATTUTTO per questa operazione sarebbe consono un abito da lavoro, se non anche solo un grembiule e una t-shirt (alla quale non siate particolarmente affezionati).
5. Una volta riposizionata la ruota anteriore nella sua sede, potete proseguire con la pulizia della restante parte del telaio.
6. Potete inoltre concentrarvi sulla pulizia e lubrificazione della catena. Sempre con un panno che non lasci filamenti o similari, e dotati di uno sgrassatore, trattate la parte inferiore della catena nel pezzo che collega guarnitura al cambio. Versate una minima parte di liquido o poco spray (quest’ultimo non molto indicato per i possessori di freni a disco) sul pezzo di catena interessato con il panno aperto a proteggere l’altra mano e scorrete avanti e indietro sia sul lato di contatto catena/guarnitura/pignoni che su quello esterno più visibile, perché si sa che non solo una bella De Rosa linda, ma anche una catena con pochi attriti ci permette di fare meno fatica. Finito il primo pezzo, continuate fino ad aver completato tutta la catena. Si consiglia di far ruotare la catena in senso contrario alla marcia per fare meno fatica. Dopo di che, cambiando panno, pulite preventivamente il fodero basso destro da eventuali macchie oleose e ripetete l’operazione precedente, questa volta utilizzando un lubrificante, anche in minor misura.
7. Siamo quasi alla fine: ricordate di lubrificare minimamente i cavi dei freni nel caso essi fossero a pattino o a disco meccanici (ovviamente non idraulici).
8. Date un’ultima passata al telaio, anche con prodotti lucidanti specifici e, con le mani pulite e sgrassate, riponete nella corretta sede i poggiamani.
Per chi non disponesse di manualità (non lavorate di fretta, tempo in questi giorni ne abbiamo in abbondanza) o di strumenti specifici, ricordate di prenotare una visita dal vostro meccanico di fiducia prima di tornare a pedalare all’aperto, anche solo per controllare il serraggio del frontale dell’attacco manubrio con la chiave dinamometrica, o per pulire e lubrificare la serie sterzo, necessità inevitabile per chi possiede una bici con freni disco e un manubrio integrato, sopratutto per poter accedere alla serie sterzo.
Foto: Francesco “Sgagnamanuber” Porfilio
La manutenzione della bicicletta dopo l’utilizzo sui rulli
Nei due mesi di lockdown molti di noi si sono dedicati a sessioni di allenamento su trainer o roller in ambienti chiusi o comunque in spazi limitati. Vediamo come prenderci cura della nostra bicicletta in seguito a queste attività, in attesa di riassaporare una pedalata all'aria aperta.