21 maggio 2018, Milano – E’ una cinquina straordinaria quella messa a segno da Camila Cortes domenica 20 maggio: la colombiana del Team De Rosa Santini è stata in grado infatti di scrivere il proprio nome per la quinta volta nell’albo d’oro della Granfondo Campagnolo New York, tenutasi nell’omonima città statunitense e partecipata da migliaia di appassionati.
L’atleta in maglia nero-arancio-blu ha ottenuto la vittoria per distacco, come nelle precedenti edizioni, concludendo il percorso più impegnativo della prova in 4 ore, 47 minuti e 13 secondi. Il podio è stato completato da Jill Patterson, a 6’13” dalla Cortes, e da Paola Monroy, terza a 13’01”.
Cinque partecipazioni e cinque vittorie, quattro consecutive, la Granfondo Campagnolo New York si è così legata fortemente al nome della colombiana e ai colori del Team De Rosa Santini, in grande evidenza anche oltreoceano.
Il 19 maggio invece è stata Chiara Musso a portare un’altra vittoria al team, prevalendo nella Cicloscalata a Pratonevoso, nel cuneese, presto teatro anche di un arrivo di tappa del Giro d’Italia. La Musso si è imposta su Elisa Parracone (GS Passatore) e Samantha Arnaudo (Cicli Pepino), rispettivamente seconda e terza.
Giovedì 17 maggio Mattia e Fulvio Magnaldi sono stati impegnati nella Cicloscalata di Buscaiè, sempre in provincia di Cuneo. Sempre all’attacco nella prima parte di gara, Mattia nel finale ha spuntato il terzo posto assoluto, che gli è valso la seconda piazza di categoria, Fulvio invece, con il sesto tempo assoluto, ha ottenuto la vittoria nella propria fascia di appartenenza. Il 20 maggio i Magnaldi hanno poi partecipato al GP Ospedaletti Bicisport, in terra ligure: con il settimo e il dodicesimo posto assoluto, Mattia e Fulvio hanno rispettivamente conquistato piazza d’onore e successo nelle proprie categorie.
Il 20 maggio è stata decisamente amara la partecipazione del Team De Rosa Santini alla 48a edizione della Nove Colli, a Cesenatico. Le ragazze della formazione milanese sono state penalizzate da griglie di partenza non consone al proprio merito sportivo, mentre ad alcune avversarie è stato concesso l’indubbio vantaggio di una posizione privilegiata, tanto più che tra gli schieramenti di partenza è previsto un divario temporale di alcuni minuti e la graduatoria per i primi classificati è invece redatta in base all’ordine di arrivo e non con i tempi di percorrenza. Nulla da fare quindi per le aspirazioni al podio di Annalisa Prato e Deborah Rosa sul percorso corto: la cuneese, benché in possesso del terzo miglior tempo di gara, è stata relegata al quarto posto, nonostante una coraggiosa rimonta che l’ha vista recuperare circa metà del gap creatosi in partenza, mentre la veneta, partita oltre 40 minuti dopo le avversarie, ha ottenuto il settimo posto assoluto. Sorte avversa anche per Olga Cappiello, impegnata sul percorso lungo e incappata, come altre centinaia di ciclisti, in una foratura dopo appena 50 km di gara: chiodi gettati sul tracciato, probabilmente da chi non vede di buon grado la manifestazione, hanno spento i sogni di un miglior risultato per la melfitana, che ha concluso la prova all’undicesimo posto assoluto, dopo aver perso parecchi minuti in occasione del guasto meccanico. «Non è stata una trasferta particolarmente felice quella vissuta a Cesenatico – commenta Andrea Capelli, team manager della squadra – sia per il gesto inconsulto di qualche scellerato che, gettando chiodi lungo il percorso, non solo ha rovinato la giornata a molti appassionati, ma ne ha anche messo a repentaglio l’incolumità, sia per il trattamento ricevuto dalle nostre atlete, che si discosta dall’attesa di sportività che avremmo da questo ambiente. Su questi due temi, non posso che sperare che il futuro veda la popolazione più sensibile verso eventi del genere e regole applicate in modo più equo per tutti i partecipanti. Su quest’ultimo aspetto tengo a precisare come il rammarico non sia tanto per il risultato mancato, quanto perché in ambito dilettantistico farebbe piacere vedere attuato un criterio meritocratico effettivo, messaggio di sicuro valore anche per i più giovani, come sono peraltro alcuni degli atleti della nostra squadra.»
Foto: Camila Cortes trionfa alla Granfondo Campagnolo New York